Da Apecchio alla Madonna dei Cinque Faggi
Una semplice escursione in un luogo solitario e remoto, con costante frescura, nei dintorni di Apecchio (PU)
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Una semplice escursione in un luogo solitario e remoto, con costante frescura, nei dintorni di Apecchio (PU)
L’itinerario si sviluppa all’interno di una foresta demaniale dove sono presenti molti guadi, con la visita alla bellissima cascata della Gorgaccia dove l’azione erosiva e la morfologia degli strati hanno creato un attraente spettacolo.
Il brevetto è un riconoscimento dato ai cicloturisti che con la bici da corsa o la mountain bike scalano i tre versanti del Monte Nerone (mt. 1.525 s.l.m.): da Apecchio, da Piobbico e da Pianello di Cagli. 3360 metri di dislivello complessivo.
Ci troviamo in un luogo solitario ma facilmente raggiungibile a piedi in poco più di 10 minuti dal parcheggio. Le circa 60 vie di arrampicata presenti, alcune poco più di 30 metri, sono direttamente sopra il torrente che garantisce in estate una certa frescura.
VI è inoltre un eremo a pianta rettangolare e di dimensioni modeste di cui oggi è visibile un cumulo di ruderi con una bella arcata gotica e attorno ci sono grotte forse usate dai monaci-eremiti.
Il sentiero si snoda sulla sinistra orografica della Gola dell’infernaccio e passa nei pressi di alcune caratteristiche grotte di Monte Nerone, come la Grotta dei Prosciutti situata, come la antistante Grotta dei Cinque Laghi nel bordo delle verticali pareti che precipitano nella Gola dell’lnfernaccio.
La lunga diagonale in leggera discesa giunge a mezza costa fino al Passo della Madonna, un caratteristico passaggio su roccette dove è incastonata, in una piccola nicchia, una statua della Madonna.
Vicino al caseggiato di San Cristoforo di Carda si erge la chiesa di San Cristoforo di Carda la cui prima costruzione risale attorno all’anno 1000. Questa chiesa ha una storia travagliata, distrutta più volte anche da una frana circostante, venne sempre ricostruita, e oggi risulta aperta al culto.
L’itinerario si snoda oltrepassando la chiesa S. Martino del Piano, già citata in un documento del 1230 dell’archivio vescovile di Città di Castello. Officiata alcune volte all’anno, è circondata da alcune vecchie case in pietra.
Più a monte è visitabile il Mulino Brincivalli, non più funzionante ma ben restaurato, situato in uno strettissimo meandro del Candigliano.
l sentiero sale rapidamente su calanchi franosi della formazione marnoso-arenacea di origine ed età lontana dai calcari del Monte Nerone. Molto bello il paesaggio dalla Serra della Stretta e del suo suggestivo rudere panoramico.
L’area Picnic “La Chiusa” e il Cascatone, una passeggiata tra 3 belle cascate prima di una gustosa grigliata.
La chiesa di S. Michele Arcangelo di Cerreto, contiene interessanti affreschi che costituiscono cicli pittorici dedicati a vari santi e realizzati in epoche diverse a partire dal 1300 circa. Ha mantenuto inalterata la struttura originaria, rustica e semplice, con un atrio dove i pellegrini potevano trovare rifugio e prepararsi un pasto frugale.
La Forra Pian dell’Acqua è caratterizzata da belle cascate, di cui una sfiora i 70 metri e scende il segreto Orrido dei Cupi di Fiamma. Un ambiente incontaminato di km² la maggior parte coperto da bosco e usato come “miniera” per la produzione di carbone da legna.
Grotta di Ternovizza, gallerie antiaeree Klein Berlin e Sacrario Militare di Redipuglia. Un emozionante viaggio tra le due guerre.
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