La Badia San Pietro di Massa ai piedi di Monte Nerone

Da Pianello di Cagli alla Badia San Pietro di Massa. Un chiesa d’impostazione romanica risalente all’anno 830 che conserva intatta la sua importanza fino a i giorni nostri. Merita attenzione un bella pala seicentesca raffigurante la Madonna del Rosario e Santi.

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Ai piedi di Monte Nerone, la Badia di Massa, detta anche abbazia o badia, per definizione è una particolare tipologia di monastero, considerato come ente autonomo dal diritto canonico. In latino abbatīa è tutto ciò che appartiene all’abate e assunse ben presto il significato più ampio riconducibile a tutti i beni amministrati dalla carica religiosa. In toponomastica infatti con abbazia non si intende soltanto l’edificio in sé, ma anche l’insediamento che si è sviluppato intorno a esso.

La storia travagliata della Badia di Massa

La storia travagliata della Badia di Massa è legata proprio dall’ingente patrimonio accumulato nei secoli. L’abbazia infatti si scontrò nel corso del XIII secolo con la politica espansionistica del Comune di Cagli.

La Badia di Massa è risalente all’anno 830 ma il più antico documento conosciuto che cita un “Johannes abbas […] monasterii S. Petri de Massa de Monte Neroni” risale al 1115. Il suo dominio all’epoca si estendeva ai castelli di Massa, Monte Miglairino e Rocca Bianca. Nel 1278, dopo il sacco di cinquant’anni prima, l’armata comunale distrusse parzialmente l’abbazia. Successivamente nel 1314 si insediò un presidio militare cagliese e che cacciò l’abate. L’abbazia perse così nel XV secolo la sua autonomia e la chiesa abbaziale superstite è oggi sede parrocchiale.

Cosa vedere oggi

Fortunatamente la sua importanza è stata tramandata fino ai giorni nostri, che ha permesso una sua tutela.
Gli spazi di maggiore interesse architettonico sono costituiti dai due locali d’impostazione romanica posti dietro l’altare maggiore.
La chiesa è ad aula unica con basse capriate a vista e particolare attenzione merita la pala seicentesca raffigurante la Madonna del Rosario e Santi.
All’esterno invece sono ancora ben visibili, incassati nei paramenti murari in pietra, i frammenti dell’antica abbazia.

Insieme alla Chiesa di San Michele Arcangelo di Cerreto costituisce un piccolo e antico tesoro visitabile nelle terre di Monte Nerone.

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