L’escursione inizia lasciando sulla destra Villa dei Vescovi, villa veneta di epoca rinascimentale, simbolo del dominio veneziano nel territorio euganeo.
Percorriamo la strada asfaltata fino a svoltare a sinistra lungo una carreggiata. Superata la vecchia cava con fornace annessa, oggi recuperata ad abitazione privata, la strada svolta a gomito sulla destra. Il sentiero, più stretto e ripido, è scavato su scaglia rossa, la roccia sedimentaria più diffusa e nota nel territorio dei Colli Euganei.
Arrivati al pianoro coltivato a vitigni, il panorama appaga della leggera fatica. Si vedono le principali alture dei colli euganei: Monte Grande, Monte Madonna e il vicino monte Solone che chiude l’orizzonte a destra. Grande spazio alla vegetazione del territorio: roverella, albero di Giuda, cisto e asparago selvatico.
Si prosegue sul sentiero costeggiando a sinistra il vigneto, per addentrarci nel bosco tra carpini neri e castagni. Il sentiero riprende a salire dolcemente fino a raggiungere un ampio sterrato costeggiato da cipressi.
Tra vigneti e panorami collinari
Il panorama appare tranquillo e isolato. I vigneti si estendono a vista d’occhio. I pendii sono docili. Lungo il viale alberato crescono i cipressi che conferiscono un aspetto romantico al paesaggio.
Siamo sullo spartiacque del monte Arrigon. Ad ovest si possono osservare le pareti a strapiombo dei monti Pirio e Pendice, meta ambita da molti arrampicatori.
Il rosso del terreno lascia il posto a un grigio chiaro. Siamo nelle “terre bianche” particolare conformazione del suolo di roccia calcarea. Zona privilegiata per la coltivazione delle uve Fior D'arancio, Carménère, Cabernet e Merlot.

Il percorso continua lungo un piacevole saliscendi. Si raggiungere la chiesetta degli Alpini, costruita dai contadini per proteggere i vigneti dalle tempeste. Godetevi il panorama sorseggiando del buon vino portato da casa!! Da qui si vedono i centri termali di Abano Terme, Montegrotto, Padova e la pianura orientale. Nei giorni più tersi si può distinguere la laguna con Venezia e Chioggia.
In prossimità delle Case Milanta si prende una stradina sulla sinistra che tra uliveti e vigneti arriva fino a Villa Pollini, storica dimora del pianista padovano Cesare Pollini. Qui termina il nostro percorso attorno a Villa dei Vescovi.
La storia di Villa dei Vescovi
Armonicamente inserita nel paesaggio collinare, un connubio perfetto tra eleganza rinascimentale e classicismo romano.
L’affascinante Villa dei Vescovi è una delle più belle ed eleganti ville di epoca rinascimentale di tutto il territorio padovano. Di proprietà dei vescovi di Padova fin dall'XI secolo, la villa fu destinata a ospitare una casa dominicale. L’ edificio è documentato nel 1474.

Nel secolo successivo nasce la villa, concepita come casa di villeggiatura e luogo d’incontro di intellettuali e letterati. A decidere la ricostruzione fu il cardinale Francesco Pisani, nobile veneziano cresciuto a Roma e vescovo di Padova dal 1524 al 1564.
L’amministrazione affidò la direzione dei lavori ad Alvise Cornaro e l'opera all'architetto veronese Giovanni Maria Falconetto con successivi interventi di Giulio Romano.
Un’ apertura centrale su modello delle ville romane antiche e ingresso principale a sud. Tra il 1565 e il 1579 gli architetti Da Valle e Vincenzo Scamozzi realizzarono alcune modifiche. L'interno della villa è suddiviso in diverse sale affrescare dal pittore Fiammingo Lambert Sustris.
Nel 2005 Villa dei Vescovi venne donata al FAI (Fondo Ambiente Italiano) da Maria Teresa Valoti Olcese e l’apertura al pubblico nel giugno 2011.
Sintesi
Dove | Luvigliano, Torreglia (PD) |
Partenza | Villa dei Vescovi – Google Maps: https://g.page/faivilladeivescovi?share |
Quando | Tutto l’anno |
Durata | 2 ore con pause |
Distanza | 4 km |
Dislivello | 195m+ |
Difficoltà | Semplice – Adatto alle famiglie |
Tipologia di percorso | Misto: sentieri, mulattiere, tratti di strada asfaltata a seconda del percorso |
Attrezzatura | Zaino con giacca antivento e viveri |
Viveri | Un panino, frutta e acqua |
Punti ristoro | – |
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