Anello sulle tracce dei Pieienates: La Tana Baldina e il Grottone
Lungo il Corridio Bizantino, un anello sulle tracce dei Pieienates e delle divinità Kerria, Arculi e Cerfio.
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Lungo il Corridio Bizantino, un anello sulle tracce dei Pieienates e delle divinità Kerria, Arculi e Cerfio.
Un anfiteatro di roccia con pareti alte fino a 80 metri e la Grotta delle Nottole contenente manufatti dell’età del bronzo.
Tra vecchie carbonaie, camminando sul greto del torrente è possibile ammirare l’imponente cascata di 20 metri.
Da Pianello di Cagli alla Badia San Pietro di Massa, chiesa risalente all’anno 830.
La ricerca di una vita solitaria, tra i luoghi più impervi ed isolati dove tuffarsi nelle acque del fiume Bosso.
Attraverso Pian del Sesso, un suggestivo e selvaggio punto panoramico dove la vista può spaziare all’orizzonte.
Un trekking con vista su acque color smeraldo in un luogo dove nulla sembra turbare l’animo degli uomini.
Uno dei monti più ricchi di storia, dalla preistoria all’anno 1000, dal brigantaggio alla II guerra mondiale.
Selvaggia e suggestiva, ben visibile sotto un evidente sperone di roccia c’è un piccolo eremo rupestre del 1200.
Il “pagliaio del diavolo” è immerso in un ambiente estremamente selvaggio ed è ricco di celle eremitiche…
Caratteristico sentiero di bassa quota che incontra antichi mulini. Alcuni diroccati o in cattivo stato conservano tuttavia ben visibili le pale, altri in buono stato di conservazione sui quali è possibile entrare.
Il sentiero, che risale la Gola dell’Infernaccio, inizialmente passa tra alberi e poi proceden a zig zag su un ghiaione prima di arrivare al caratteristico anfratto della Balza Forata o Foro della Madonna eroso dall’azione dell’acqua e del vento., panoramico punto di osservazione sulla sottostante Piobbico.
Lungo il sentiero è possibile vedere alte cascate e profonde marmitte con le acque che s’inabissano nella forra sottostante. Attraversando un mulino diroccato si affrontano le ripide pendici del Monte Cardamagna da cui è possibile vedere i segni del tempo lontani mille anni. Il segno della terra e del fuoco nei ruderi del Castello della Carda, la “Cardaccia”, residenza in tempi di fulgore della nobile famiglia degli Ubaldini sotto il cui dominio fu scritta la storia di Apecchio e dei suoi territori. Altro segno, d’aria e d’acqua, nel rilievo della Colombara, il Mappamondo della Pace, opera in legno da Guinness dei Primati.
Lungo il sentiero è possibile notare lo strato di scisti bituminosi del “Livello Bonarelli”.
Dall’abitato di Serravalle di Carda si sale fino a raggiungere le sciovie, poco sotto la vetta del Monte Nerone.
Costeggiando l’impianto di risalita, proprio sotto il ripetitore della Rai si raggiunge la “cima Bibi” caratterizzata da un parcheggio circolare denominato “la Rotonda”. Da qui si avrà una vista a 360° su tutto l’ambiente circostante.
Il sentiero passa su una passerella in legno sopra il fiume prima di iniziare la salita che verrà ripagata dalla vista di alcune cascate, ed in particolare due, molto belle e copiose. Infine ci si troverà al cospetto della grande croce illuminata che domina la vallata di Pianello di Cagli.