Le Prealpi Bellunesi. Venezia – Monaco in bici: tappa 2

Tappa all’insegna dei laghi, da Revine al Lago di Cadore, passando per il Lago Morto e il Lago di S. Croce. 85km e oltre 1.200m di dislivello.

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La seconda tappa del nostro viaggio in bici partito il giorno prima da Venezia e diretto a Monaco inizia in discesa. Tolte le tende dal campeggio di Revine Laghi, ci dirigiamo – decisamente affamanti – verso il pittoresco borgo di Serravalle, a due passi da Vittorio Veneto, alla ricerca di una colazione coi fiocchi. Ancora provati dalla fatica del primo giorno (ricordiamo: oltre 130 km in compagnia di un’afa opprimente), ci concediamo così un’abbondante abbinata croissant + toast seduti in piazza, all’ombra dei palazzi settecenteschi che caratterizzano Serravalle.

Fatta un po’ di spesa, un panino e dell’utilissima frutta, ci mettiamo finalmente in marcia in direzione del Cadore. Da Serravalle il percorso si fa subito in leggera salita, seguendo il tracciato della “vecchia” strada statale di Alemagna che, prima della realizzazione del viadotto dell’autostrada A27, era la principale via di accesso al Cadore per chi provenisse dalla pianura.

Dall’aspetto malinconico e vagamente abbandonato dei luoghi attraversati dalla vecchia statale ci rendiamo conto di come l’imponente viadotto, realizzato nel 1972, abbia trasformato la vita di questo posto. Vecchi alberghi e ristoranti chiusi da chissà quanto, con insegne datate, lasciano immaginare una strada che, nei tempi che furono, era trafficata da vacanzieri diretti a Cortina. Visto da sotto, il viadotto appare davvero come un’opera enorme, tanto utile quanto esteticamente difficile da accettare.

I laghi

L’elemento di questa seconda tappa sono i laghi: a fine giornata ne avremo toccati ben cinque. Eccezion fatta per il Lago di Revine, punto di partenza della tappa, il primo che incontriamo è il Lago Morto, ai piedi del (Passo) Fadalto, così chiamato perché – curiosamente – non ha né immissari né emissari ma viene alimentato da acque sotterranee. Alle sue rive sono state realizzate due diverse centrali idroelettriche.

Raggiunto il valico del Fadalto ci si presenta di fronte, in lontananza, il Lago di S. Croce, che, al termine di una breve discesa, raggiungeremo poco dopo passando per la sua sponda nord nei pressi della quale si trova la spiaggia e il campeggio. La ciclabile prosegue per qualche chilometro lungo il Canale Cellina. In prossimità di Soverzene, la ciclabile si interrompe per lavori in corso e ci obbliga ad immettersi sulla viabilità ordinaria nei pressi di Ponte delle Alpi.


Venezia – Monaco in bici: da Ponte nelle Alpi a Longarone

A causa dei diversi cantieri aperti, da Ponte nelle Alpi a poco dopo Longarone si è obbligati a proseguire per qualche chilometro lungo la strada statale auto e camion. Le interruzioni sono segnalate sul sito internet della ciclabile, tuttavia con grande disappunto percorriamo questo tratto finché, finalmente, la ciclovia riprende il suo corso lungo la vecchia Statale Alemagna, attualmente aperta alla viabilità ordinaria ma ben poco trafficata.

Venezia – Monaco in bici: da Longarone al Lago di Cadore

Il tracciato della vecchia Statale Alemagna da Longarone a Pieve di Cadore si rivela un’affascinante sorpresa. La strada è in ottime condizioni, poco/nulla trafficata e immersa nel verde. Attraversa diversi paesini del Cadore, dal fascino antico e abbandonato. Il minuscolo Termine di Cadore è perfetto per una sosta all’ombra e un sorso d’acqua fresca dalla fontana del borgo.


La salita è costante e, nell’ultimo tratto, un po’ più impegnativa. Complice la splendida giornata con cielo terso, la difficoltà della salita è ripagata dalla visione delle prime vette dolomitiche che iniziano a comparire attorno a noi. Ci godiamo questo splendido tratto raggiungendo Pieve di Cadore e, da qui, uscendo di qualche chilometro dal tracciato della ciclovia, ci dirigiamo verso il Camping International in riva al Lago di Cadore, nei pressi di Valesella, non prima di aver fatto una piccola spesa a Calalzo di Cadore.

In Cadore, finalmente la prima visione sulle Dolomiti!

Attraversiamo il ponte sul lago, da dove il panorama è affascinante soprattutto a quest’ora (sono le 18 passate e il sole sta iniziando a tramontare). Siamo finalmente in montagna!

Montate le tende e fatta una bella doccia calda, la giornata termina con un hamburger e una birra al Road Bar di Calalzo.

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