Quello degli Spalti-Monfalconi è un gruppo montuoso suggestivo e selvaggio. Ci troviamo nelle Dolomiti Friulane, al confine tra le regioni di Friuli e Veneto. Caratterizzati da una moltitudine di cime, guglie e pareti dal fascino storico (basti pensare al famoso e incredibile Campanile di Val Montanaia), i Monfalconi offrono anche diversi itinerari di scialpinismo di varia difficoltà.
Il Passo Lavinal (1.960m) si trova nel quadrante nord-orientale del Gruppo dei Monfalconi. Il passo condivide il nome con il torrente che affluisce nel fiume Tagliamento, la cui fonte si trova a pochi chilometri dal punto di partenza dell’escursione, lungo la strada del Passo della Mauria. Lavinal è anche il nome di diverse cime che circondando il passo.
Punto di partenza. Provenendo dal Passo della Mauria, un paio di chilometri prima dell’abitato di Forni di Sopra si trova un parcheggio che dà accesso alla strada per il Rifugio Giaf (in inverno trasformata in una pista da sci di fondo). Attaccate le pelli, si segue la pista per circa 500m fino a raggiungere, in lieve salita, un ponte che attraversa il torrente Giaf sulla sinistra. Si attraversa il ponte e si segue la carrareccia che sale nel bosco fino a raggiungere il bacino del torrente Lavinale.
Usciti dal bosco si attraversa quindi il torrente (a piedi se non c’è abbastanza neve) e si prosegue lungo il suo corso. Si superano le diverse briglie di consolidamento realizzate lungo il rio per poi continuare la salita tra pendii boschivi radi e piuttosto aperti.
Man mano che si risale, il pendio si restringe e l’itinerario si incanala sull’alveo del torrente, interamente ricoperto da neve. La direzione è abbastanza intuitiva e le tracce di risalita ci fanno tenere la sinistra. La salita è costante e, seppur senza rampe, si fa sentire (infatti alla fine il dislivello positivo sarà di poco superiore ai 1.000m).
Ed ecco finalmente si intravede in lontananza la croce di legno posta sul passo.. manca poco!
Arriviamo finalmente sul passo, e da qui il panorama è meraviglioso. Appaiono davanti a noi, nelle loro forme frastagliate, le tante cime che spuntano numerose. Quello dei Monfalconi è davvero un luogo suggestivo e diverso dalle destinazioni dolomitiche più note: senz’altro un contesto ricco di soddisfazioni anche per chi pratica lo scialpinismo.
La discesa. Si segue indicativamente il medesimo percorso fatto in salita, cercando la neve migliore ove possibile. Attenzione nei passaggi più stretti e tecnici nei pressi delle briglie dove potrà essere necessario togliere gli sci. Attenzione infine anche al fondo della carrareccia intermedia che in assenza di neve a sufficienza potrà essere fastidioso.
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