La Strada delle 52 gallerie: trekking lungo la storia

Meraviglioso itinerario di enorme interesse storico e ambientale nel contesto del Monte Pasubio.

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La Strada delle 52 gallerie sul Monte Pasubio è un itinerario da percorrere almeno una volta nella vita. Non solo per la bellezza paesaggistica del luogo (siamo sulle Piccole Dolomiti), ma soprattutto per l’enorme importanza storica del percorso e la grandiosità dell’opera militare qui realizzata.

Le 52 gallerie sono gallerie artificiali, scavate nella roccia del Monte Pasubio dall’esercito italiano durante la Grande Guerra. L’opera venne affidata alla 33esima Compagnia Minatori del 5° Reggimento del Genio. Lo scopo principale della strada era quello di permettere alle truppe di raggiungere l’avamposto sulla cima del Monte al riparo dall’artiglieria nemica. Infatti, l’accesso originario lungo la strada carrabile (la Strada degli Scarubbi, che percorreremo al ritorno) si trovava esposto al fuoco “‘striaco“: serviva quindi trovare una via alternativa, possibilmente sul versante opposto e quindi protetta.

La strada venne completata a colpi di piccone (in realtà, prevalentemente con martelli pneumatici ed esplosivo) in pochi mesi nel corso del 1917. Ironicamente, a comandare le operazioni fu il Capitano Corrado Picone .. nomen omen.

La prima delle 52 gallerie, con targa dedicata alla 33esima Compagnia Minatori

Le gallerie: alcuni numeri

A testimonianza dell’imponente opera umana, vale la pena riportarne alcune caratteristiche:

  • sviluppo delle 52 gallerie: 2.300 metri
  • 4 gallerie hanno una forma elicoidale: esse cioè salgono a spirale
  • la 19esima galleria è la più lunga: ben 320 metri
  • uomini impegnati per la realizzazione: oltre 600

Ciascuna delle 52 gallerie è numerata e dedicata ad una città, ad un patriota o ad un militare con targa posta all’imbocco sia in salita che in discesa.

L’uscita della 19a galleria (la più lunga e di forma elicoidale) – foto scattata in inverno

Il percorso fino al Rifugio Papa

La Strada delle 52 gallerie ha inizio in località Bocchetta Campiglia, dove si trova un ampio parcheggio (a pagamento in alta stagione). L’accesso al percorso è evidente, nei pressi del centro informativo e bar, dove si possono noleggiare lampade frontali.

E’ fondamentale dotarsi di una fonte luminosa (consigliata la lampada frontale, ma in assenza potrà andar bene anche la torcia del telefonino, se la batteria è affidabile) in quanto le gallerie più lunghe sono completamente buie. A maggior ragione, molte gallerie sono in pendenza e l’umidità costante al loro interno rende concreto il rischio di scivolamenti se non presta attenzione al fondo.

Il ghiaccio all’interno di una galleria (foto scattata in pieno inverno)

Dalle parti scoperte è possibile ammirare la bellezza del luogo e del crinale lungo il quale è stata realizzata la strada: torrioni rocciosi e erti pendii erbosi la fanno la padrone. Caratteristica del luogo sono anche i vaji, ripidi e stretti canaloni naturali.

L’opera militare non si è limitata alle gallerie: molte sezioni della strada, pur se all’aperto, sono comunque state create livellando la roccia.


La Strada delle 52 gallerie termina al Rifugio Achille Papa (1.928m slm), in circa 6.300 metri di sviluppo e 700 di dislivello.

Alla cima del Pasubio

Terminata la Strada delle 52 gallerie, merita proseguire l’escursione alla volta della cima del Monte Pasubio. L’area sommitale del Monte venne dichiarata “Zona Sacra” a testimonianza delle sanguinose battaglie che hanno interessato il Pasubio e dei giovani soldati che su queste poche centinaia di metri sono caduti durante la Grande Guerra.

Dal Rifugio proseguiamo quindi seguendo le indicazioni per la cima (Monte Palon), proseguendo poi fino al Dente Italiano e al Dente Austriaco, dove si trovavano rispettivamente la prima linea italiana e quella austro-ungarica.

Dalla cima il panorama è spettacolare, in tutte le direzioni: le Dolomiti di Brenta, l’Altopiano di Asiago, la pianura a Sud.


Il ritorno per la Strada degli Scarubbi

Dalla cima consigliamo di scendere passando per l’arco romano e il Cimitero di Guerra “Brigata Liguria”, dove possiamo notare il cartello con il famoso motto “Di qui non si passa”. Dalle Porte del Pasubio, dove si trova il Rifugio Papa, possiamo tornare a Bocchetta Campiglia per la Strada degli Scarubbi.

Di qui non si passa

La Strada degli Scarubbi è un strada carrabile, realizzata anch’essa agli inizi del conflitto per consentire l’accesso al Monte Pasubio agli autocarri e alle truppe italiane. La strada risultava troppo esposta all’artiglieria nemica, motivo per cui successivamente si rese necessario costruire la Strada delle 52 gallerie.

La strada scende in modo uniforme e costante, lungo tornanti e tratti rettilinei, rendendo così il ritorno più rilassante. E’ comunque possibile tornare anche per le 52 Gallerie.

Quando andarci

Il periodo ideale per questo trekking va dalla tarda primavera all’autunno inoltrato. L’accessibilità nei mesi invernali è condizionata dalla quantità di neve lungo il percorso, che può bloccare l’uscita dalle gallerie più avanzate e creare pericolosissimi canaloni che terminano con salti e precipizi.

L’escursione in sintesi

DovePiccole Dolomiti
ParcheggioBocchetta Campiglia
Maps: https://goo.gl/maps/8F1nH87GqNqR79yN8
Lunghezza18,7 km
Dislivello1.400m
DurataCirca 6 ore
DifficoltàMedia
RifugiRifugio Achille Papa (1.928m)
AttrezzaturaOltre alla normale dotazione per escursionismo leggero, è necessaria una torcia o lampada frontale

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