Il giro parte dall’area picnic “La Chiusa” a Pianello di Cagli, ai piedi di Monte Nerone.
Dando le spalle al Papi’s Bar proseguiamo frontalmente costeggiando il torrente “Giordano”, o come conosciuto nelle mappe storiche Ciortano. Dopo circa 5 minuti si arriva a un’area attrezzata dove fare un picnic a Pianello. L’area, realizzata da alcuni “appassionati” a cui va il nostro ringraziamento, è attrezzata con un capanno per ricovero attrezzatura, un barbecue e 5 tavoli con seduta che si affacciano sul torrente.
Risaliamo costeggiando il fiume sulla sinistra (destra orografica). Seguendo il sentiero abbastanza frequentato, dopo circa 15 minuti di cammino si presenta con tutta la sua imponenza il “Cascatone”, conosciuto anche come “la diga”. Si tratta di uno sbarramento realizzato in pietra “scaglia rossa” intorno agli anni ’20 per interrompere lo scivolamento a valle del pietrame trasportato dalle acque. In regime di massima diventa una spettacolare cascata alta circa 6 metri ribattezzata appunto “Cascatone”.
Proseguendo con buona attenzione e mantenendo la sinistra ci si affida ad un canapone per evitare di scivolare sulle lisce lastre di pietra. Il sentiero poco dopo sale ripidamente per un cinquantina di metri per poi ridiscendere in direzione del fiume.
Poco dopo aver tenuto la sinistra al bivio e camminato qualche minuto si arriva ad un manufatto circolare, realizzato con pietre a secco dove la vegetazione si è reimpossessata dell’ambiente. Questa piccola “piscina circolare” alta circa 1 metro è detta “Trottara”.
La Trottara per l’allevamento dei pesci
In passato il fiume era stato deviato per alimentarla e poter allevare i pesci principalmente Trote e “Capisciotti” (Scazzone). Quest’ultimo è un simpatico pesce di color marrone e dalla grande testa che caratterizza il nome locale. Una “grande testa” nei modi di dire richiama una persona che conosce tutto, che in dialetto locale viene definito capiscione, e da qui deriva Capisciotto. E’ un pesce particolare con abitudini notturne mentre di giorno si rintana sotto i sassi e le piante acquatiche. È un pesce non molto diffuso che è considerato indicatore della qualità dell’acqua, infatti non tollera le acque inquinate nemmeno parzialmente.
Ci riteniamo fortunati di poter fare liberamente il bagno in questo stupendo torrente. Ancora i Capisciotti resistono ma a dire dell’ultra centenario di Pianello Pompeo Matteucci “c’erne i capisciotti longhi così” (“c’erano scazzoni lunghi così” indicando una manata di circa 20 cm.) un tempo ce ne erano ancora di più e più grandi. Non molto lontano c’è un altro bel luogo dove poter fare un bel bagno al fiume: San Nicolò e il Fosso di Terio.
Verso Pian dell’Acqua
Dalla “Trottara” seguire a ritroso il sentiero e attraversare l’alveo del fiume seguendo il ponte dove corre l’acquedotto che da Pieia porta l’acqua a Urbino e dove c’è la confluenza del Giordano con il torrente del Pian dell’Acqua. Risaliamo quest’ultimo per circa 50 metri e ci troviamo davanti a una cascata generata da uno sbarramento in pietra.
L’acqua è quella che arriva dal meraviglioso Orrido dei Cupi di Fiamma. Alla sommità del ponte passa la strada che da Pianello conduce al monte Nerone. Torniamo quindi sui nostri passi fino al ponte, quindi seguiamo lo sterrato fino ad arrivare alla strada asfaltata che seguiamo per il ritorno. Lungo la strada, in concomitanza di una edicola dedicata alla Madonna si vede sotto, in prossimità del fiume, il Cascatone (spettacolare dall’alto).
Verso l’area picnic a Pianello di Cagli
Ora continuiamo a scendere per la strada asfaltata e poco dopo svoltiamo a destra dove con un comodo sentiero torniamo a “La Chiusa” l’area picnic a Pianello dove fare una bella grigliata con l’ottima carne presa dal macellaio del paese.
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Al cascatone c’è una corda x la risalita?. Due anni fa’ non c’era.. ho provato a risalire cmq ma non c’era nessuna indicazione sulla via da seguire.
La descrizione abbastanza sommaria
Fino al cascatone no problem poi dal corrimano in poi nn si capisce più dove andare