
Dalla piazza di Pianello di Cagli (Pu) imboccare la strada che conduce a Cerreto, dirigendosi verso il ponte. Subito dopo sulla sinistra si trova la grande fotografia con i sentieri realizzata da MyOutdoor, quindi poco dopo sulla sinistra è ben visibile il forno del paese. Svoltare a sinistra e salire la vecchia e ripida strada che attraversa il vecchio centro abitato. Attraversato il “Pianello Vecchio” si incrocia la strada asfaltata che collega Pianello con Cerreto/Pieia. Ci troviamo davanti a tre possibili percorsi:
- Svoltare a destra nella strada asfaltata ed imboccare poco dopo il sentiero CAI sulla sinistra. Seguirlo fino ad incontrare un’edicola intitolata a Sant’Antonio, quindi nei pressi sarà visibile un bivio.
- Mantenere la sinistra, e salire per arrivare a “Col d’Ajola”, quindi giunti sulla sella della Val di Fratello, proseguire sulla cresta fino all'imbocco del sentiero che scende sulla destra verso il Pajar del Diavolo.
- Andando diritti al bivio il sentiero sale a zig-zag fino ad arrivare alla sommità di Monte Frontino, scendere quindi dei lastroni di roccia detti “le scalette” e arrivare sulla sella della Val di Fratello, quindi proseguire sulla cresta fino all'imbocco del sentiero che scende sulla destra verso il Pajar del Diavolo.
- Svoltare a sinistra e seguire la strada asfaltata per circa 1,3 km. In prossimità di uno slargo pianeggiante sulla destra è ben visibile un manufatto segnaletico in legno che indica “La Tanella“. Imboccare sulla destra la strada sterrata che sale fino a “Val d Fratello”, quindi proseguire sulla cresta fino all'imbocco del sentiero che scende sulla destra verso il Pajar del Diavolo. (segnavia rossi a forma di bussola).
Ci si muove in un ambiente estremamente selvaggio e occorre seguire premurosamente la segnaletica rossa per tutto il crinale per scendere poi e giungere in uno spiazzo dove sono presenti i resti di una cella eremitica realizzata con grandi blocchi di pietra. Continuando a scendere sulla destra e cercando di seguire la segnaletica, si arriva al “Pajar del Diavolo” un monolite stratificato dalla forma cilindrica.
Il ritorno a Pianello di Cagli
Al di sotto del monolite inizia un sentiero che, inizialmente poco evidente poi sempre più agevole, conduce ad una strada sterrata ed infine alla strada asfaltata che collega Cagli a Pianello. Mantenendo la destra dopo circa 3,5km la strada si ricongiunge con il punto di partenza. Per effettuare questo percorso può valer la pena lasciare una macchina in prossimità dello sbocco della strada sterrata sulla strada asfaltata per risparmiarsi gli oltre 3km neccessari per tornare al punto di partenza.
La valle degli eremiti, l’Eremo di San Nicolò di Bosso e le celle utilizzate dai monaci
Il Pajar del Diavolo, ovvero il pagliaio del diavolo, è un pinnacolo di roccia formatosi grazie all'azione erosiva degli eventi atmosferici. Domina la vallata della “Romita” ovvero dell’Eremita, nei pressi di Pianello di Cagli, lungo la strada provinciale che collega Cagli a Pianello. Proprio in questa valle sorgeva attorno all’anno 1000 l’Eremo di San Nicolò in una posizione situata tra l'attuale vallata della Romita e le acque di San Nicolò. Fondato molto probabilmente da San Romualdo nel medioevo era strettamente legato alle vicende del territorio, come si denota dai toponmi ancora oggi usati. Le celle utilizzate dagli eremiti infatti erano sparse per tutta la vallata della Romita e nell'attuale Val di Barca. Sulle celle fronteggiava lo sperone del “Pagliaio del Diavlo” che, come riferisce il “Buroni”, era motivo di gustose leggende, ormai malauguratamente sconosciute e dalle quali deriva certamente il nome di Pagliaio del Diavolo.
Approfondimento: “Pianello di Cagli – Viaggio nella storia di una vallata' – G. E M. Presciutti, G.Dromedari edito da Argalia editore.
Sintesi
Dove | Massiccio del Monte Nerone – Costa della Mandraccia -(PU) |
Partenza | Pianello di Cagli (PU) Parcheggio Google Maps: https://goo.gl/maps/irC7wbECpekeSgLU8 |
Quando | Tutto l’anno |
Durata | 3/4h con abbondante sosta ristoro |
Distanza | Circa 5km |
Dislivello | 570m+ |
Difficoltà | Poco difficile – ma sconsigliata a chi ha poco allenamento |
Tipologia di percorso | Primo tratto si costeggia il crinale della Mandraccia poi discesa abbastanza ripida su scoperto e bosco. Rientro la strada asfaltata sp 29 Pianello/Cagli. |
Tipologia di roccia | Scaglia |
Attrezzatura | Scarponi, zaino da 30 litri, bastoncini, giacca anti pioggia e cappello |
Viveri | Panino, acqua, frutta secca e cioccolato. (Non abbiamo sono fontanili durante il percorso) |
Rifugi e Bivacchi | Non ci sono rifugi se non i ruderi delle celle eremitiche incontrate lungo il percorso |
Punti ristoro | Bar, Panificio, Agriturismo, Pizzeria e Ristorante in paese |