Partendo da Acqualagna e percorrendo per circa 10km la Statale n.257 in direzione Piobbico, nei pressi di un ponte tra il Km 39 e 40, si parcheggia l’auto in un ampio piazzale.
Nel lato opposto della strada c’è un cartello giallo con la scritta “Fosso dell’Eremo”. Da qui parte il sentiero da percorrere per arrivare alla Falesia del Fosso dell’Eremo.
Nelle vicinanze la Gola del Furlo e la Balza della Penna garantiscono un buon divertimento con interessanti pareti rocciose attrezzate a via di arrampicata. Le vie si trovano lungo la valle del Candigliano, un affluente del Metauro che garantisce panorami unici e selvaggi.
La falesia Fosso dell’Eremo e le vie di arrampicata
La falesia del Fosso dell’Eremo si trova in un luogo solitario, al riparo dei rumori. Tuttavia è facilmente raggiungibile a piedi in poco più di 10 minuti dal parcheggio della macchina. Le vie di arrampicata sono direttamente sopra il torrente che garantisce in estate una certa frescura.

Sono presenti circa 60 vie di arrampicata attrezzate con fix e catene per la discesa in acciaio. Risultano in buono stato, così come la roccia calcarea è di buona qualità e non ancora levigata. Le vie hanno una lunghezza variabile e non poche sono superiori ai 30 m per cui viene consigliata una corda da 80 m, tuttavia sono attrezzate per poter effettuare calate intermedie.

C’è pure posto per un ponticello e qualche panchina a ridosso del torrente. Continuando il sentiero invece si può visitare quello che resta del vecchio Eremo di Santa Maria in Morimondo. L’eremo a pianta rettangolare e di dimensioni modeste, si innalzava almeno su due piani. Quello inferiore è voltato a botte e sorge su un’altura a ridosso del torrente. Delle strutture originarie, oggi sono visibili un cumulo di ruderi con una bella arcata gotica e attorno ci sono grotte forse usate dai monaci-eremiti.

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