Lo sveliamo subito: i Muracci sono ciò che resta di un castello del 1300 dimora della potente famiglia Brancaleoni. Ma andiamo con ordine…
“Personalmente lo trovo molto affascinante e sono sempre felice quando riesco a fare una bella passeggiata su questo percorso. Il sentiero era noto anche come sentiero della transumanza dove gli allevatori locali a primavera portavano le giumenti al pascolo”. Paolo Castellani, storico alpinista urbinate che ha aperto varie vie di arrampicata e scopritore di varie grotte, inizia così il racconto di questo percorso nel suo libro “Memorie di Avventure: tra Monte Nerone e Monte Catria“.
Stiamo parlando del sentiero catalogato dal CAI come n° 2 (202 secondo la nuova numerazione). A detta di Paolo si tratta del vero sentiero n° 1, ovvero il sentiero per eccellenza che sale al monte Nerone. Si tratta infatti di un sentiero molto bello e panoramico consigliato a tutti coloro che amano la natura e l’escursionismo.
I Muracci del Castello di Mondelacasa
Se sei un amante delle escursioni all’aperto e della storia, non puoi perderti il sentiero 2 di Monte Nerone nell’Appennino Umbro-Marchigiano. Questa affascinante avventura ti condurrà attraverso panorami mozzafiato e ti farà scoprire un tesoro storico nascosto: i Muracci del Castello di Mondelacasa.
Il sentiero 2 di Monte Nerone è una delle tante vie di trekking che si snodano attraverso le montagne di Monte Nerone, una catena montuosa situata nella regione delle Marche, nel centro Italia. Questo sentiero è noto per la sua bellezza naturale e offre agli escursionisti una varietà di paesaggi, tra cui fitti boschi, ampi prati e panorami panoramici sulla valle sottostante.
Ma ciò che rende davvero speciale il sentiero 2 di Monte Nerone è la possibilità di scoprire i Muracci del castello di Mondelacasa lungo il percorso. I Muracci sono antiche mura in pietra, risalenti al XIII secolo, annesse al castello di Mondelacasa, una fortezza situata in cima ad un poggio che domina la vallata. Questo castello era un importante centro difensivo e le sue mura furono costruite per proteggere i suoi abitanti dagli attacchi nemici.
Durante l’escursione lungo il sentiero 2 di Monte Nerone, gli escursionisti avranno l’opportunità di camminare lungo i Muracci e immergersi nella storia di questo antico castello. Tratti di mura in pietra sono ancora ben conservate e offrono un’atmosfera misteriosa e affascinante. Gli escursionisti possono immaginare come fosse la vita all’interno del castello e ammirare la maestosità dell’architettura antica.
Trekking sul sentiero dei Muracci, verso la Vetta del Monte Nerone
Vero punto di partenza è il santuario di Santa Maria in Val d’Abisso dove, spalle alla chiesa, saliamo tenendo la destra al successivo bivio. Subito incontriamo un minuscolo angolo magico costituito da una piccola gorga dove è possibile rinfrescarsi nei periodi estivi. Continuiamo la salita e tenendo la sinistra al bivio successivo, e con grande stupore incontriamo i resti di un antico mulino chiamato “il Molinaccio“.
Proseguiamo ora sulla sinistra, lungo la strada bianca della cava che ci conduce alla panchina, punto di partenza del trekking della Balza Forata. Abbandoniamo la vecchia strada della cava lasciandola sulla sinistra e seguendo un tratto pianeggiante che percorre un lungo traverso nel bosco. Dal trivio seguente, poco lontano da noi sulla destra, riusciamo a scorgere i Muracci. Quelli che vediamo sono i resti del Castello di Mondelacasa. Le mura sono ciò che resta dell’antica residenza dei Brancaleoni, nobile famiglia di origine longobarda. Qui scelsero di dimorare fino a metà del 1300.
Dopo la piccola deviazione, torniamo sui nostri passi fino al trivio e da qui continueremo la salita alla vetta. Il sentiero pietroso sale rapidamente attraversando prima un tratto con cespugli, poi alcune svolte in un ambiente di pascolo. La risalita continua quindi dolcemente lungo gli ampi spazi del Prato del Conte fino ad imbatterci in un caratteristico passaggio su roccette dove è incastonata, in una piccola nicchia, una statuina della Madonna. Superato il passaggio, e percorrendo le lunghe diagonali in leggera salita si risale costeggiando il bosco, prima di continuare nel prato dove terremo i pali della linea elettrica sulla sinistra.
L’affaccio sulle pareti della Gola dell’Infernaccio
L’ultimo tratto del percorso avviene lungo il “Prato del Conte” che segue la sinistra orografica della profonda Gola dell’infernaccio. Circa 400 metri prima di arrivare la Rifugio Chalet Principe Corsini, in corrispondenza di un evidente avvallamento del terreno sulla nostra sinistra, si imbocca un sentiero ben battuto che in circa 150 metri ci permette di raggiungere la Grotta dei Prosciutti e la Grotta delle Forbici situate, come l’antistante Grotta dei Cinque Laghi nel bordo delle verticali pareti che precipitano nella Gola dell’lnfernaccio.
L’anello dei Muracci e della Balza Forata
Questo percorso può essere effettuato sia in salita che in discesa. Consigliamo di percorrerlo in abbinamento con il Sentiero CAI n.201 che sale da Piobbico, o dalla Chiesa di Santa Maria in Val D’Abisso, al Rifugio Corsini passando per la suggestiva Balza Forata. La combinazione di questi due bellissimi sentieri ci permette di chiudere un bellissimo anello ricco di panorami e caratteristiche uniche del Monte Nerone.
Se sei appassionato di escursioni all’aperto e di storia, questa è un’opzione da non perdere nelle Marche, Italia. Prepara il tuo zaino e preparati a immergerti in un’avventura tra natura e storia lungo questo affascinante sentiero di montagna.
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