Per raggiungere il Grottone del Monte Nerone il luogo di partenza è il paesino di Pieia, distante circa sei chilometri da Pianello di Cagli.
Arrivando nel piccolo borgo, ci troviamo alla nostra sinistra una piccola chiesa dedicata ai santi Luca e Anna. Rivolgendo le spalle all’ingresso della chiesa, sul lato opposto della strada, si diramano due sentieri. La nostra scelta ricade sul ripido sentiero di breccia che si inerpica a sinistra del più noto sentiero che conduce all’Arco di Fondarca.
Lungo il ripido percorso occorre tenere rigorosamente la sinistra. Il sentiero dopo circa 20 minuti di cammino si interseca con la strada bianca che sale a Monte Nerone (Sentiero Italia). Dopo aver incrociato e superato due volte la strada bianca la imbocchiamo in salita. In corrispondenza del tornante successivo, in concomitanza della linea elettrica, dobbiamo svoltare a destra e salire per il ripido pendio boscoso su sentiero poco visibile. Il sentiero è a tratti segnato con nostri bianchi e rossi. Man mano che si sale diventa più evidente fino ad arrivare in prossimità di “Pian del Sasso”. Quest’ultimo è un suggestivo e selvaggio punto panoramico dove la vista può spaziare e perdersi all’orizzonte.
Dopo una breve discesa, in circa 30 minuti di sentiero pianeggiante si arriva nei pressi di una grossa cavità denominata ‘il Grottone’. L’interno di questo ampio antro è stato attrezzato con un tavolo in legno e un paio di panche attorno ad un focolare, segno evidente che qualche moderno esploratore l’abbia utilizzato come base di appoggio.
L’Abisso Pescione
Poco sotto si apre una piccola cavità nota come “Abisso Pescione”, dove lavori di disostruzione, abbandonati e ripresi negli anni da più gruppi speleologici tra cui il Gruppo Speleologico Urbinate (GSU), seguono l’acqua che si incanala in una fessura e che da 30 anni promette di svelare le porte ad un mondo sotterraneo ancora inesplorato. Recentemente è stato effettuato un tentativo di ricerca con una strumentazione idonea a identificare l’esistenza di vuoti sotterranei. Si sperava di trovare delle anomalie riconducibili a fratture o all’interruzione del calcare massiccio. Queste anomalie avrebbero dato nuovo slancio alle ricerche lasciando presagire l’esistenza di una nuova cavità. Purtroppo l’indagine effettuata non ha portato ai risultati sperati, almeno nei metri prossimi di materiale da rimuovere, ma nulla vieta che più in profondità ci possano essere le condizioni sperate.
Chissà se un giorno si riuscirà ad entrare nel cuore della montagna proprio da una di quelle porte che sembrerebbero le più ovvie e dove generazioni di speleologi hanno inseguito il loro sogno?
Il Virtual Tour del Grottone del Monte Nerone
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Nelle vicinanze si può raggiungere la Tana Baldina un anfratto nascosto del Monte Nerone. Un luogo ricco di magia lungo il corridoio bizantino, sulle tracce dei Pieienates e delle divinità Kerria, Arculi e Cerfio.
Luoghi remoti e ricchi di mistero.
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