Le due cisterne del Monte sono di forma rettangolare con colonnato al centro. Edificate nei primi anni del Novecento, si possono ritenere parte integrante del primo acquedotto costruito ad Urbino. Alla base delle cisterne inizia un cunicolo in cui vi trovano delle tubazioni che alimentavano parte della città.
Le cisterne sono a doppia navata a tutto sesto: la maggiore può contenere circa 1000 m3 di acqua, la cisterna minore circa 700 m3.
Le colonne sono di pianta quadrata di 1 m di lato, con 2,5 m di distanza tra loro e collegate sulla parte superiore per mezzo di archi a tutto sesto.
Tali cisterne, attualmente prive di acqua, sono state utilizzate fino a pochi anni fa.
La cisterna più grande costituisce un prezioso segreto, al suo interno è infatti visibile una parte del bastione delle Monte.
Quando, agli inizi del secolo XX, Urbino fu dotata di un acquedotto moderno, la cisterna di raccolta dell’acqua dell’intero condotto fu realizzata in corrispondenza del torrione nord delle mura della città.
Questo ne avrebbe comportato l’abbattimento, stessa sorte sarebbe toccata a parte della cinta muraria e alla porta cittadina qui presente.
Le ricerche condotte nel sottosuolo e negli archivi da parte del Gruppo Speleologico Urbino hanno permesso di dimostrare che il torrione è, in buona parte, tutt’ora esistente e che fu solo interrato.
Tratto da “La città segreta. Urbino Ipogea”. Gruppo Speleologico Urbino. Monacchi Editore.
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