Lo speleo-weekend nel carso triestino sta purtroppo giungendo al termine, approfitto del viaggio di ritorno per un breve resoconto.
Il nostro venerdì é iniziato con la visita all’imponente sacrario militare di Redipuglia, opera di epoca fascista dove é presente la tomba di Emanuele Filiberto Duca d’Aosta, il celebre Duca Invitto comandante della terza armata del regio esercito, e le spoglie di 100.000 soldati di cui 60.000 ignoti vittime dei conflitti della prima guerra mondiale.
La sera, dopo esserci incontrati a Trieste con Franco Gherlizza e aver ripercorso alcuni importanti avvenimenti della storia triestina e italiana, abbiamo visitato assieme ad amici ‘speleo guide’ locali le gallerie antiaeree Kleine Berlin, sia la parte tedesca ottimamente rifinita ma anche quella italiana, meno rifinita e generalmente chiusa alla normale visita pubblica.
Il nostro viaggio é continuato sabato, assieme ad alcuni ragazzi di Udine, alla grotta di Ternovizza. Si accede attraverso una galleria scavata durante la prima guerra mondiale dagli austriaci. Le formazioni interne, le colate calcitiche e le imponenti colonne della grande stanza terminale disegnano prospettive stupende!
Dopo una goliardica speleomerenda slovena in compagnia dei ragazzi friulani, siamo andati a rendere omaggio agli infoibati italiani nella foiba di Basovizza.
Questa mattina per ben concludere il viaggio, abbiamo visitato l’Abisso di Trebiciano. Con i suoi 329 metri di profondità si raggiungono i 12m sul livello del mare. Abbiamo sceso le sue interminabili scale a pioli e attraversato l’enorme sala conclusiva camminando sulla sabbia. In fondo si raggiunge infine il letto del fiume Timavo. Il fiume si inabissa in Slovenia, nella grotta di San Canziano, e Trebiciano si fa rivedere prima di sfociare nel mare 15km più a sud.
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