Diario del viaggio in bici, targato MyOutdoor, da Venezia a Monaco di Baviera su una delle ciclovie più belle d’Europa.
620 km partendo dall’Adriatico, attraverso Prealpi, Dolomiti, Tirolo e Alpi austriache, toccando 3 paesi con l’obiettivo di… bere una buona birra nella capitale della Baviera. Il primo vero viaggio dopo oltre un anno di stop causato dalla pandemia, una lunga pedalata lenta e carica di un messaggio di speranza e ripartenza, all’insegna di un turismo faticoso ma sostenibile.
Un’avventura unica, una scoperta continua giorno dopo giorno, centimetro dopo centimetro vissuta con ogni goccia di sudore rigorosamente in sella alle nostre bici (muscolari). Un viaggio intenso che sognavamo da tempo, ricco di emozioni e paesaggi stupendi: un’avventura vera! Con noi solo tenda, sacco a pelo e lo stretto indispensabile per vivere in piena libertà.
Venezia-Monaco in bici: com’è nata l’idea
Era da un po’ di tempo che, in occasione delle nostre pedalate giornaliere nel trevigiano, incontravamo delle piccole indicazioni stradali di color marrone, con la scritta “München – Venezia” e il simbolo di una bici. Prima lungo la ciclovia del Sile, poi casualmente nella zona del Montello. All’inizio non ci facevamo neppure caso; ma avvistamento dopo avvistamento, una sorta di curiosità ha iniziato ad insinuarsi nelle nostre menti. Ed è così che, dopo aver googlato queste due parole e aver scoperto l’esistenza di questa ciclovia di interesse europeo, ha preso forma l’idea di volerla e poterla percorrere.

La ciclovia Monaco-Venezia
La ciclovia, nata ufficialmente nel 2015, è il frutto di un progetto di collaborazione fra tre paesi europei e gli enti locali attraversati dall’itinerario.
Si tratta di un complesso collegamento tra piste ciclabili e strade ordinarie, quasi interamente a basso scorrimento, che rende possibile collegare in bici Monaco a Venezia (e viceversa) per il Passo del Brennero. Molti tratti ciclabili sono sulla sede di una vecchia ferrovia convertita a ciclovia, quindi con pendenze dolci e facilmente pedalabili.
La maggior parte del percorso è su sfondo asfaltato, il resto su sterrato non accidentato.
Sul sito web istituzionale della ciclovia è disponibile la traccia del percorso. Sarebbe meglio parlare di percorsi al plurale: esistono infatti una variante est e una variante ovest. In un paio di tratti infatti la ciclabile si divide, per poi ricongiungersi. Nel tratto veneziano è possibile iniziare (o terminare) la ciclovia da Venezia-Mestre o da Cavallino Treporti, per poi ricollegarsi prima di Treviso. Allo stesso modo, in prossimità dell’ingresso in Germania il percorso si biforca nuovamente per poi ricongiungersi poco prima di Monaco: la variante ovest permette di attraversare il lago Sylvenstein e di passare per la bella città di Bad Tölz mentre quella est permette di passare per il lago Tegern.
Il percorso ufficiale parte da Monaco e arriva a Venezia, noi lo abbiamo affrontato in senso contrario, sicuramente piú arduo ma con l’emozione di avere come metà una città straniera ci ha regalato un crescendo di sorprese.
Abbiamo inoltre optato per una versione ibrida: partenza separata (Michele da Venezia-Mestre e Lorenzo da Jesolo) e, in Germania, variante Ovest per Bad Tölz.

Qualche numero della ciclovia Venezia-Monaco
Lunghezza: circa 630 Km con partenza dal Lido di Jesolo.
Dislivello positivo complessivo: oltre 5.800 m
Durata: 7 giorni
Ore effettive in bici: 40 circa
Territori attraversati: 2 regioni italiane (4 province), 1 stato federato austriaco e 1 land tedesco.
Come ci siamo organizzati
Per esigenze lavorative, avevamo a disposizione una settimana esatta. Facendo un rapido calcolo, una media di 85 km al giorno ci è sembrata accettabile.
Il primo passo è stato l’acquisto del biglietto ferroviario per il ritorno: il diretto Monaco – Venezia con possibilità di caricare a bordo le bici. Sul sito delle ferrovie tedesche https://www.bahn.com/it si trovano molte informazioni utili. Tuttavia, quando si viaggia con bici a bordo l’acquisto è possibile solo telefonicamente (call center anche in italiano), oltre naturalmente agli sportelli in loco. Spesa: circa 75 euro a testa comprensivo del posto bici.
Abbiamo quindi iniziato a pensare al materiale e all’attrezzatura necessaria per il viaggio. Essendo stato il primo bikepacking per entrambi, con l’occasione abbiamo dovuto acquistare le borse: abbiamo optato entrambi per 2 borsoni laterali posteriori, marca Ortlieb da 20 litri ciascuno (modello standard per Lorenzo, city per Michele), oltre ad una borsa/contenitore anteriore da manubrio.
Abbiamo scelto di utilizzare una tenda 2 posti ciascuno.
Avevamo entrambi già a disposizione la maggior parte dell’abbigliamento: comunque qualche acquisto integrativo è stato opportuno nell’ottica di un viaggio lungo.
Una parentesi: alla fine, circa la metà dell’abbigliamento portato in viaggio non è stato utilizzato. Questo è stato un errore causato dall’inesperienza su avventure di biketouring: la prossima volta sarà opportuno selezionare meglio i capi da portare con noi e contenere al massimo peso e ingombro.
Qualche consiglio
Dove dormire: il percorso attraversa molti paesini e città. E’ relativamente facile trovare alberghi e b&b. A chi intende dormire in tenda consigliamo di studiare dove sono presenti i campeggi, lungo o in prossimità della ciclovia. Alcuni campeggi si trovano qualche chilometro al fuori del percorso: ad es. a Revine Lago o a Domegge di Cadore.
E’ importante avere con sé alcuni attrezzi di base per riparare i guasti più semplici: kit per la riparazione / sostituzione delle camere d’aria, chiavi a brugola, del nastro isolante. In più occasioni sono state fondamentali le fascette di plastica da elettricista: non occupano spazio, sono leggere e possono essere utilizzate in molti modi in caso di necessità.
E’ fondamentale avere dei buoni pantaloni con fondello.
Acqua: lungo la ciclovia si trovano diverse fontanelle ma nelle giornate di caldo torrido non si può rischiare di rimanere senz’acqua. Io mi sono trovato molto bene con una borraccia da 500ml per i sali più una water bag da 2,5l nello zainetto. Consumo idrico circa 3-4 litri giornalieri a testa.
Alimentazione: colazione più abbondante possibile e nessuno scrupolo a cena. In bici è opportuno avere con sé qualche snack (ad esempio barrette energetiche) e della frutta (le banane sono sempre il meglio). Per “pranzo” abbiamo spesso mangiato panini con affettati.
E’ fondamentale idratarsi e alimentarsi continuamente: poco ma spesso, anche quando non si ha sete o fame. Le crisi da disidratazione o da una scarsa alimentazione compaiono all’improvviso.
Attenzione:
La ciclovia nella maggior parte dei casi è ben segnalata ma a volte occorre fermarsi e guardare il sito web o la mappa per la mancanza di opportuna segnaletica, può essere utile scaricarsi la traccia GPX e importarla nel navigatore/smartphone in modo da avere un percorso sicuro da seguire.
In alcuni tratti di ciclabile, seppur brevi qualche chilometro, ci sono lavori in corso, altri sono franati o non più percorribili obbligando il cicloturista a deviare per strade principali con traffico (es. tratto Ponte nelle Alpi – Longarone). Può essere utili ai fini della propria tutela l’utilizzo di una luce posteriore lampeggiante e di catarifrangenti.

Le tappe in 7 giorni della nostra Venezia-Monaco in bici:
- Venezia → Laghi di Revine Lago | Treviso
130km
570m+
Scopri la prima tappa: La pianura veneta e le montagne →
– - Laghi di Revine Lago → Pieve di Cadore | Belluno
85km
1200m+
Scopri la seconda tappa: Le Prealpi Bellunesi →
– - Pieve di Cadore → Villabassa | Bolzano
80km
1050m+
Scopri la terza tappa: La ciclabile delle Dolomiti →
– - Villabassa → Vipiteno | Bolzano
85km
1000m+
Scopri la quarta tappa: Alla scoperta della Val Pusteria →
– - Vipiteno → Innsbruck | Austria
66km
870m+
Scopri la quinta tappa: In bici a Innsbruck attraverso il Tirolo →
– - Innsbruck → Arzbach | Germania
110km
900m+
Scopri la sesta tappa: In bici in Baviera→
– - Arzbach → Monaco | Germania
73km
320m+
Scopri la settima tappa: l’arrivo a Monaco di Baviera →