L’anello fluviale di Padova è uno splendido percorso interamente pianeggiante che gira attorno alla città. È un percorso adatto – e anzi, consigliato – a tutti i ciclisti, comprese le famiglie anche con bambini al seguito. Si snoda esclusivamente lungo gli argini dei fiumi e dei canali scavati dall’uomo negli anni.
Il fondo stradale alterna sterrato a brecciolino “stabilizzato”, in minima parte asfaltato. Un terreno ideale per varie tipologie di bici, sicuramente ottimale per le mie preferite: quelle gravel!
Il tragitto si sviluppa lungo argini in parte ombreggiati che lo rendono perfetto anche da percorrere nei mesi caldi.
Grazie alla sua vicinanza con la città e alle sue comodità è facile trovare sportivi di ogni tipo. Fra questi Runners e nordic walkers, giovani e anziani che fanno jogging e ginnastica a corpo libero. È possibile trovare anche Percorsi vita dotati di attrezzatura da ginnastica. Nel tratto lungo il fiume Brenta c’è perfino un percorso da poter fare a cavallo. Capita spesso di incontrare persone in carrozzina che si godono un po’ di natura senza il vincolo delle barriere architettoniche. È possibile anche fermarsi a guardare i canottieri o affittare canoe lungo il percorso, oltre a ristorarsi in un paio di piccoli bar all’aperto.
Caratteristiche che mi piacciono tanto e che danno a questo percorso uno spirito di inclusione e un ampio respiro internazionale. Nel suo piccolo mi ricorda il parco “Giardino Inglese” di Monaco. Un parco attrezzato e organizzato in aree dove praticare sport diversi e mangiare all’aperto. Un luogo dove è possibile persino fare surf e nuotare tra alcuni ruscelli.
L’itinerario in bicicletta
Preferisco percorrere l’anello fluviale di Padova in senso antiorario, in modo da lasciare la parte “più affollata” per ultima. Punto di partenza di questo itinerario è Prato della Valle, la piazza più grande d’Italia e la quinta in Europa. Conosciuto già come Campo di Marte in epoca romana, al suo centro si ergeva il teatro chiamato Zairo. Alcuni suoi resti sono ancora visibili sott’acqua nella canaletta che crea l’isola ellittica centrale, chiamata isola Memmia. Sulle sponde del piccolo canale oggi si trova un doppio anello di statue. In epoca romana vi si trovava il tempio della Concordia e il Circo della città, dove si svolgevano gare di corsa dei cavalli.
Proseguiamo quindi in direzione Sud oltrepassando la Specola, e incontriamo il fiume Bacchiglione che costeggiamo risalendo a Nord Ovest fino a raggiungere il piccolo aeroporto civile di Padova. Qui è presente un “bike point” per poter gonfiare le ruote della bici e fare piccole manutenzioni in autonomia. Continuiamo fino a Limena per poi ridiscendere a Sud Est a Vigodarzere, Cadoneghe e Stra tramite gli argini del fiume Brenta. Quest’ultima parte è la più suggestiva di tutto l’itinerario, forse più selvaggia e anche ricca di ville e storia. Quindi lasciamo il fiume Brenta e prendiamo a Est il lungargine del canale Piovego che in 20km ci riporta a Prato della Valle.
I 50Km di percorso si sviluppano attorno alla città di Padova, e presenta tanti innesti che corrispondono a importanti ponti della viabilità stradale. Possiamo quindi interrompere il giro senza necessariamente dover rientrare per la strada fatta. È possibile inoltre allontanarsi agevolmente dall’itinerario e vedere le bellezze della città e le stupende ville venete posizionate a ridosso degli argini.
I principali punti di interesse dell’anello fluviale di Padova
Specola di Padova
Sede dell’antico osservatorio astronomico dell’Università di Padova. L’osservatorio è posto sulla Torlonga, la maggiore delle due torre medievali di difesa dell’antico Castello di Padova. Edificata nel IX secolo d.C. fu risistemata da Ezzelino III da Romano nel XIII secolo e usata come prigione e sala di tortura per i nemici del tiranno.
Certosa di Vigodarzere
Icona storica di secoli passati, un autentico gioiello edificato a metà del 1500. Un ex monastero dell’ordine certosino interessante per l’architettura ma anche per la collocazione ambientale. Purtroppo molte parti sono in forte degrado danneggiate dalle due guerre mondiali. Venne usata come caserma nel primo conflitto, come polveriera nel secondo e come luogo di raccolta e sistemazione degli sfollati dopo i bombardamenti di Padova. Ora è proprietà privata quindi la visita è possibile solo esternamente, ma è fortemente consigliata per il fascino che suscita questo angolo quasi intatto della campagna padovana.
Villa Pisani
Costruita a metà del 1700 è oggi monumento e museo nazionale: “La regina delle ville venete“. Conserva opere e arredi delle Settecento e dell’Ottocento. Nelle sue 114 stanze ha ospitato dogi, re e imperatori. Il parco copre 14 ettari ed è famoso per il suo labirinto di siepi, tra i più importanti d’Europa. Al centro è presente una torretta sormontata da una statua di Minerva. Nel labirinto avveniva il gioco amoroso tra dama e cavaliere. La dama si poneva sulla torre con il volto mascherato e il cavaliere doveva raggiungerla. Una volta raggiunta, lei svelava la sua vera identità: ogni volta era come se fosse la prima, una grande sorpresa.
Villa Giovanelli Colonna
L’ultima tappa prima di rientrare in città, è raffigurata anche nel gonfalone del Comune di Noventa Padovana. Costruita in stile palladiano e rivisitata in chiave barocca, ha un grande salone centrale su due piani e un monumentale colonnato a forma pentagonale nel pronao. Numerose statue ornano inoltre la facciata principale. Ai vertici del timpano trovano spazio cinque figure guerriere, mentre sull’imponente scalinata ci sono raffigurazioni allegoriche dei cinque sensi e della ragione.
Percorsi in bici nelle vicinanze di Padova
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Complimenti per tutto il vostro lavoro qui illustrato, segno di forte passione e professionalità per le escursioni all’aperto.
Una considerazione: può essere che questo file GPX abbia problemi? LocusMap non me lo importa (qual’é la vostra opinione a riguardo di questa app?) mentre. anche GpxViewer la visualizza in formato strano e i chilometraggio sballati. Sbaglio io? Grazie per la risposta. Buona giornata
Ciao Giuseppe in che senso in formato strano?
Ho provato sia con GPX Viewer che con Komoot in entrambi i casi la vedo correttamente.
Hai risolto?