I Cadini di Misurina offrono – come dice il nome – una moltitudine di valloni e forcelle che fanno di questo gruppo una meta particolarmente frequentata e affascinante per lo scialpinismo. Ci troviamo nelle Dolomiti di Sesto, nel territorio del comune di Auronzo (BL) e a pochi chilometri a nord-est di Cortina d’Ampezzo. La meta di oggi è la Forcella del Diavolo (2.547m), ai piedi dell’omonima Torre.
La salita alla Forcella del Diavolo
Lasciamo l’auto nel parcheggio che troviamo all’inizio della strada per il Rifugio Auronzo, nei pressi delle piste da sci di fondo. Il primo tratto dell’ascesa risale la vecchia pista da sci dell’impianto della “Torre del Diavolo”, ora dismesso. A circa metà pista deviamo sulla sinistra, per attraversare un breve tratto di bosco in leggera discesa.
Giungiamo quindi ai piedi del primo vero pendio della giornata. Saliamo a zig-zag tenendoci inizialmente sulla parte sinistra del pendio, piuttosto ampio ma con qualche arbusto qua e là. Sopra di noi la teleferica che porta al Rifugio F.lii Fonda-Savio.
Il pendio ci porta all’ingresso dell’ampio anfiteatro del Ciadin dei Toci. Il panorama è incredibile: davanti a noi siamo circondati dalle torri dei Cadini, mentre alle nostre spalle si apre una visuale sul Cristallo, sulla Croda Rossa e sul Monte Piana. Lo scialpinismo nei Cadini di Misurina significa anche questo: un susseguirsi di paesaggi unici.
Proseguiamo seguendo l’evidente traccia che risale l’anfiteatro prima verso sinistra e poi disegnando un’ampia curva in senso orario. Sopra di noi, da sinistra, la cima del Ciadin dei Toci, la Torre Wundt, il Rifugio Fonda-Savio. Poco più a destra scorgiamo il canalone nord che, facendosi sempre più stretto, porta alla destinazione di oggi, la Forcella del Diavolo.
Percorriamo quindi il traverso fino alla base del canalone, che iniziamo a risalire con ampi zig-zag. La neve è crostosa, complice anche il vento dei giorni precedenti la nostra escursione. Con un po’ di fatica nei tratti più lisci e duri, a circa 50m dalla Forcella preferiamo toglierci gli sci e risalire a piedi gli ultimi metri, per evitare continue inversioni.
All’arrivo sulla Forcella ci accoglie il primo sole della giornata (l’esposizione della salita è quasi interamente a nord) e un altro stupefacente panorama fatto di guglie e stretti canaloni. Ci godiamo questo luogo magnifico e isolato per un panino in totale relax.
La discesa
Tolte le pelli, scendiamo lungo la stessa traccia della salita. Nonostante la scarsità di neve che sta caratterizzando questo gennaio 2022, nell’uscita di oggi non abbiamo incontrato particolari tratti “pelati”, anzi. La sciata nel canalone terminale non è stata particolarmente entusiasmante per via della neve crostosa, ma non ci possiamo lamentare.
Molto divertente il tratto finale lungo la vecchia pista dismessa, su neve compatta e a gobbe.
Il terzo tempo
E’ possibile gustarsi una birra al sole senza togliersi gli scarponi (al bar Genzianella) oppure risalire in macchina per un paio di minuti fino al Lago d’Antorno e fermarsi all’Igloo Bar, caratteristico locale in legno a forma di .. igloo.
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Ciao! è fattibile da fare con le ciapsole? La situazione neve ad oggi la conosci? Grazie
Ciao! Forse la pendenza nell’ultimo tratto prima della forcella è abbastanza marcata per le ciaspole quindi forse quel tratto finale è più agevole a piedi o con ramponi a seconda delle condizioni superficiali della neve, che possono cambiare di giorno in giorno.
A parte questo aspetto da valutare, secondo me è fattibilissima con le ciaspole, almeno fino alla prossima nevicata. Infatti la neve è assestata e battuta dai molti che l’hanno percorsa.
Ovviamente ti parlo del versante nord, quello sud è ancora più ripido.
In alternativa c’è la Forcella della Neve, meno ripida e ancora più bella: https://myoutdoor.it/percorsi/sulla-neve/scialpinismo-forcella-della-neve/
Buon giro!