I Cadini di Misurina, con i loro numerosi canali e le molte forcelle, offrono un’ampia varietà di itinerari scialpinistici in un ambiente suggestivo e normalmente fortunato in quanto ad innevamento. Due tra quelle più note agli skialper sono la Forcella della Neve e Forcella Pogoffa, entrambe raggiungibili dal Cadino della Neve.
I Cadini hanno questa fortuna: è possibile collegare, in un’unica escursione, più forcelle. Ce n’è abbastanza per divertirsi sempre e per trovare diverse esposizioni e svariate condizioni nevose.
La salita alla Forcella della Neve
Punto di partenza: passato il Lago di Misurina si prende la strada che dirige alle Tre Cime di Lavaredo. Poco dopo la svolta si lascia l’auto nel parcheggio della pista da sci di fondo, nei pressi di una piccola rotatoria. Si attraversa la strada per raggiungere la parte conclusiva della vecchia pista da sci “Torre del Diavolo”, da dove è possibile iniziare l’escursione.
Il primo tratto dell’itinerario risale appunto la vecchia pista da sci, ora dismessa. Noi abbiamo preferito seguire la strada che attraversa il bosco tagliando la pista, al posto di salire dritti per i muri della stessa. Si raggiunge quindi l’ampio Cadino della Neve: un luogo suggestivo, circondato dalle guglie e torrioni caratteristici di questo gruppo dolomitico. Davanti a noi vediamo distintamente la Forcella della Neve con la piccola guglia appuntita. Alla nostra sinistra la Forcella del Diavolo e l’imponente, omonima Torre (ne abbiamo parlato in questo articolo), alla destra la Forcella Pogoffa, sulla quale più tardi saliremo.
Proseguiamo lungo il cadino su pendenza contenute fino alla parte terminale, che si fa via via più ripida e più stretta. Gli ultimi metri li affrontiamo a piedi per evitare continue inversioni.
Giungiamo così sulla Forcella della Neve (2.471). Il panorama che si presenta è, come sempre, spettacolare: sotto di noi lo stretto canalone sud (che si potrebbe scendere con gli sci per tornare indietro con un giro ad anello passando per il Rifugio Città di Carpi) e, in lontananza, il gruppo delle Marmarole sopra Auronzo.
La salita alla Forcella Pogoffa
Dalla Forcella delle Neve, rimessi gli sci e senza togliere le pelli, effettuiamo un lungo traverso verso sinistra (spalle a monte) che ci porta alla base del canalone che risale a Forcella Pogoffa. Superato un tratto iniziale piuttosto ripido (noi abbiamo tolto gli sci) e stretto tra qualche roccia, giungiamo su una piccola conca piana, prima di affrontare gli ultimi metri – di nuovo ripidi – per arrivare sulla forcella.
La discesa
Su Forcella Pogoffa togliamo finalmente le pelli e iniziamo la bella e lunga discesa che ripercorre l’itinerario della salita. Il tratto mediano del canale che scende dalla forcella è senz’altro il meno facile. Da qui in poi è puro divertimento, sull’ampio pendio che porta nel cadino e poi nel bosco, per ricollegarci al tracciato della vecchia pista. Peccato che la discesa finisca sempre così velocemente..
Terzo tempo
Questa volta decidiamo di metterci in macchina e di fermarci alla Birraria Bauce a Borca di Cadore per un prelibato panino e una birra al sole.
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