Nel cuore delle Dolomiti meridionali, tra Val Zoldana e Alta Valle del Piave, si trova il Gruppo di Bosconero. E’ senz’altro uno dei gruppi dolomitici meno frequentati e più selvaggi, pur essendo facilmente raggiungibile dalla pianura; caratteristiche che lo rendono particolarmente affascinante. Il versante nord, raggiungibile dal Passo Cibiana, offre un interessante itinerario di scialpinismo ai piedi del monte Sfornioi Nord e del Sassolungo di Cibiana.
Scialpinismo sugli Sfornioi: l’itinerario
Punto di partenza: è possibile lasciare l’auto nei pressi del Passo Cibiana, nel parcheggio della Baita Deona. L’itinerario ha inizio dall’anello di sci da fondo della Pista Deona (1.530m). Si attraversa la pista per addentrarsi nel bosco rimanendo sulla strada bianca che sale verso la Baita Darè Copada: la strada è perfettamente battuta e percorsa da ciaspolatori e fondisti.
Dopo circa 1,7km, dove la strada segue un’ampia curva verso destra, si lascia il tracciato battuto per svoltare a sinistra seguendo evidenti tracce di sci. Si scende leggermente attraverso il bosco (valutare di proseguire a piedi per un breve tratto) finché non si raggiunge la base dell’ampio pendio dal quale si vede distintamente la Forcella Stretta.
Dal termine del bosco di larici, l’itinerario di risalita verso la forcella è piuttosto evidente. Si sale a zig-zag lungo il pendio scegliendo la traccia più congeniale (utili i rampant). Senza eccessive difficoltà in 2h si raggiunge la Forcella Stretta (2.100m) che, come dice il nome, è piuttosto stretta e racchiusa tra le pareti rocciose dello Sfornioi Nord. Suggestivo lo scorcio che si apprezza verso sud sulla Valle del Piave ma soprattutto l’incredibile panorama a nord, che comprende i versanti meridionali di Pelmo, Monte Rite, Sorapiss e Antelao.
La risalita alla Forcella Bella
Visto il tempo a disposizione e la bella giornata, decidiamo di unire anche la risalita alla vicina Forcella Bella, ai piedi del Sassolungo di Cibiana.
Da Forcella Stretta, tolte le pelli, scendiamo brevemente il canalone per poi piegare verso destra e seguire un lungo traverso cercando di tenerci più alti possibile, portandoci a circa metà del pendio che termina con Forcella Bella. A seconda delle condizioni del manto nevoso, rimettiamo quindi le pelli/rampant oppure saliamo a piedi. In un’altra ora circa siamo finalmente su Forcella Bella (2.112m), dalla conformazione decisamente più ampia e confortevole della precedente, e ancora illuminata da qualche raggio di sole.
La discesa
La discesa da Forcella Bella richiede di scendere gli ampi pendii di risalita effettuando un lungo obliquo verso sinistra fino a riportarsi nel bosco. Sotto la forcella le pendenze sono inizialmente abbastanza sostenute (circa 35-40°) per poi attenuarsi progressivamente. Una volta raggiunto il bosco ci si riporta sulla strada battuta seguendo le tracce percorse all’andata.
Si scia quindi lungo la stradina per tornare al punto di partenza, prestando attenzione alle altre persone a piedi.
Il terzo tempo
Per un buon panino con una birra noi ci siamo fermati al Rifugio Remauro, sul Passo Cibiana. In alternativa è possibile scendere in Val Zoldana per il sempre valido L’Insonnia.
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